LA VISTA DI COLUI CHE TACE
PER UNA TERRA INCOMPIUTA
su Le Corbusier in Calabria
(2009, di Fabio Badolato e
Jonny Costantino)
di Domenico Brancale
…solo un presente senz’ombra di
presente
Michele Ranchetti
La fiamma
che alimenta le cose si spegne lasciando nell’orbita delle nostre pupille
geometrie inconsolabili, simulacri – rimorsi nel vento.
Ascolta
la vista di colui che tace. Ascoltala farsi cammino tra le cose che non sono
mai state – mai resti! Ascoltala piegarsi all’orizzonte inciso nella
linea che sparge il mare!
Qui ti
chiamano Ionio. Il mio sguardo lontano abita la linea di questa promessa.
Briser le soleil, direbbe Le
Corbusier. Non aver
altra soluzione che di frangere i raggi del sole. Briser la terre, direbbe un vecchio. Non aver altra
soluzione che di frangere la pietra.
Chi
frequenta il vuoto allunga le braccia per sfiorarti.
Come la
carne, l’aria sa essere umida intorno alle vertebre di cemento in cui il
midollo del ferro grida e incendia il tempo.
Nessuno
direbbe pilastri.
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